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Venezia, strana città di Shaula Calliandro
in "Il Gazzettino Illustrato", 18 novembre 2010, p. 25.
Il volume Venezia, strana città, edito da Cicero Editore, riunisce un grafico, un filosofo, scrittori, giornalisti, professori, professionisti, una poetessa e infine un tipografo, che in prima persona ha promosso l'operazione, per farne un omaggio alla città: sono questi i protagonisti di questa singolare avventura editoriale, un libro illustrato che propone "idee" sulla Venezia contemporanea, interventi e possibili spunti di riflessione.
Stavolta però l'occhio ha preceduto la penna. Il punto di partenza di questo libro infatti sono le immagini che Fabrizio Olivetti, ideatore del volume, ha creato negli anni come comunicazione visiva per pubblicizzare eventi, avvenimenti e manifestazioni della città, stasmpate soprattutto su poster, depliant, editoria. A queste se ne aggiungono altre, inedite, create apposta per l'occasione, tra cui una particolare cartina di Venezia che sfida il lettore a riconoscere i simboli dei luoghi più significativi.
Ai disegni si intrecciano i contributi di tredici autori diversi: qualcuno non è veneziano, nessuno sa quello che hanno scritto gli altri, non tutti si conoscono tra loro e ciascuno ha scritto liberamente, sapendo solo il titolo della raccolta.
Unica eccezione, il contributo di Riccardo Petito, curatore e coordinatore dei testi, ispiratosi direttamente alle immagini di Olivetti. Molte e prestigiose sono le firme che hanno contribuito alla realizzazione dei testi, dai contenuti vari, a rappresentare i diversi aspetti della città nella sua essenza. Si va da Massimo Cacciari, che sottolinea "l'alterità" ed unicità della città, a Guido Moltedo che analizza le caratteristiche della venezianità. E poi, tra i molti, Leopoldo Pietragnoli, Federico Moro, Davide Lorenzon.
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