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Andrea De Carlo, il mare, le foreste: un racconto sospeso tra letteratura e musica al Salone Nautico di Riccardo Petito in "Il Gazzettino", n. 263, n. 71, 24 marzo 2007, p. 21.
«Il mare è libertà, solo quando navigo mi sento davvero libero, e tra i più cari ricordi di bambino, durante le vacanze estive con i miei genitori, ci sono alcune "fughe" in semplicissime imbarcazioni. Già allora, mi sembrava un modo per scappare dalla realtà. La stessa sensazione l'ho provata anni dopo, incontrando prima la lettura, poi la scrittura, anch'esse autentiche forme di evasione». Il rapporto con il mare, anticipato da queste parole, è stato al centro de ll'incontro sotto forma di concerto che Andrea De Carlo , tra le voci più note de lla narrativa italiana contemporanea, autore de l recente romanzo "Mare de lle verità" (Bompiani), ha tenuto giovedì sera al Salone Nautico internazionale di Venezia.
Come di consueto, accompagnato alle tablas dal bravo percussionista bengalese Arup Kanti Das, lo scrittore si è esibito anche nelle vesti di musicista, in particolare alla chitarra, in brani di sua composizione. Accanto alla produzione letteraria, va ricordato, De Carlo vanta anche l'incisione di due cd, uno accluso al romanzo "I veri nomi" ed uno dal titolo "De ntro Giro di Vento". Sua è anche la colonna sonora de l film "Uomini & Donne, Amori & Bugie". "La scrittura contiene in sé una fortissima componente musicale, perciò la dimensione letteraria e quella sonora sono da conside rarsi inscindibili", ha spiegato l'autore risponde ndo ad una domanda formulata dal pubblico. Al termine, ha letto alcune pagine di "Mare de lle verità", dove si parla de lla fuga de i due protagonisti (ricercati all'interno di una sorta di "intrigo internazionale" che coinvolge anche un epide miologo di fama) in barca a vela. Metafora, nel testo, de lla vicina libertà.
Assai a cuore a De Carlo stanno alcune battaglie ecologiste, de lle quali ha parlato ampiamente. Una in particolare, portata avanti dall'associazione Greenpeace (impegnata anche nella lotta contro lo sterminio de lle balene), è quella de ll'uso di carta "Amica de lle foreste", per la stampa de i libri. «Da tempo sto portando il problema all'attenzione de gli editori e de gli scrittori più noti, affinché non siano solo i miei libri ad essere stampati con questo tipo di carta», ha de tto lo scrittore.
Riccardo Petito
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