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Andrea De Carlo e la narrativa degli anni Ottanta di Anna Toscano in "La colpa di scrivere", n. 5, Gennaio-Marzo 2006, p. 66-7.
Andrea De Carlo e la narrativa degli anni Ottanta di Riccardo Petito, giornalista veneziano, è un librino maneggevole e importante per chi voglia riepilogare e ampliare la panoramica della narrativa degli anni Ottanta. Il libro infatti si presta molto a presentare una sintesi piuttosto esaustiva della narrativa degli ultimi venti anni del secolo appena trascorso, soffermandosi in particolare su Andrea De Carlo, forse l'autore più rappresentativo del periodo in analisi.
Questo libro di Riccardo Petito, è la prima monografia in assoluto dedicata allo scrittore milanese e ne prende in esame tutta l'opera, compresa quella grafica musicale e cinematografica. Il volume è diviso in tre principali capitoli che vanno ad analizzare le origini e i modelli della nuova narrativa italiana, gli anni Ottanta tra tradizione e giovani realtà provenienti dagli Stati Uniti e il "caso" Andrea De Carlo.
A rendere ancora più interessante questa pubblicazione è un'intervista inedita nella quale Petito cerca di appagare le curiosità che per molti anni hanno circondato Andrea De Carlo, come il suo rapporto con i critici della sua o delle precedenti generazioni, il suo legame con il cinema e con conoscenti come Italo Calvino e Federico Fellini. In chiusura una accurata bibliografia che non può che aumentare il senso di accuratezza del volume. Non ci si può che accodare con le parole che sono apparse sul sito internet di De Carlo, inviate dallo scrittore stesso, "consiglierò anch'io il tuo libro, che è completo ed equilibrato, a chi vuoi fare tesi sui miei libri". Ma anche senza doverci fare una tesi, ma con la sola curiosità di avere un supporto nell'intricato labirinto della giovane letteratura, questo libro è utile ed esauriente.
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