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L'altra Venezia e i fuochi di Marghera
di Massimiliano Cortivo
in “Corriere del Veneto”, n. 123, 26 maggio 2004, p. 9.

VENEZIA - La citta vista dai videmakers. Si terrà stasera al teatro universitario di Santa Marta la premiazione di “VeniceInVideo”, il primo videoconcorso interamente dedicato a Venezia. Dalle 17.30 alle 19.30 saranno proiettati i video finalisti, mentre alle ore 21 ci sarà la premiazione. La manifestazione, proposta da Cinit - Cineforum Italiano in collaborazione con Shylock Cut e con il patrocinio di ACIF Alliance Française, è dedicata ad appassionati, studenti e professionisti di età non superiore a 35 anni, e si prefigge di raccontare, attraverso le immagini dei giovani artisti, una diversa idea e dimensione della città di Venezia, lontana dalle usuali visioni stereotipate. La giuria è composta da Annalisa Bruni, Alessandro Cuk, Andrea Curcione, Carlo Montanaro e Patrizia Vachino. "Siamo davvero soddisfatti dell'ottima risposta ottenuta - spiega il coordinatore Riccardo Petito - e il materiale pervenuto ci ha fatto capire di aver colto nel segno: l'immagine di Venezia solitamente percepita non corrisponde a quella reale, soprattutto a quella vissuta dai sempre più numerosi giovani che scelgono la città anche come laboratorio artistico".
Altra faccia della città, altre immagini sono quelle di "Porto Marghera: gli ultimi fuochi”, film di Manuela Pellarin prodotto dalla veneziana Controcampo che verrà proiettato stasera alle 20.30 all'Audilorium Monteverdi a Marghera (angolo Via Ulloa). Seguirà un dibattito con la regista e l'intervento dell'Assessore al lavoro Sabbiucciu sul tema del lavoro di ieri e oggi.
Primo spettacolo (ore 21.30, gratuito) di una scuola cittadina alla rassegna Piccoli Palcoscenici: il laboratorio teatrale del Liceo Ginnasio Foscarini mette in scena “Riprovando Brecht: un'opera da pochi soldi”. La celebre vicenda di Mackie Messer, della famiglia Peachum e della gentaglia losca e cialtrona che li circonda, è stata ambientata in uno spazio urbano senza precisa connotazione temporale allo scopo di sottolineare l'inquietante affinità tra la Londra descritta da John Gay e da Brecht e le città del nostro tempo: vetrine scintillanti percorse da un universo parallelo e mimetizzato, popolato da un'umanità nascosta, esclusa ed imbarazzante. &la.Co.