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INTERVISTE

MARA VENIER
IL RITORNO DI UNA PRIMA DONNA

di Riccardo Petito
in "Il Gazzettino", n. 281, 27 novembre 2008, p. XX.

Venezia

Anche quest'anno (alla scorsa edizione partecipò Debora Caprioglio) l'Isola dei Famosi ha registrato un successo in parte veneziano. Un boom di ascolti, con picchi di share del 40%, hanno accolto lunedì sera la puntata finale che, assieme alla vittoria forse un po' scontata di Vladimir Luxuria, performer ed ex parlamentare trans che ha fatto della sua diversità una bandiera, ha registrato l'indiscusso trionfo di un'altra prima donna, la veneziana e affascinante Mara Venier nel ruolo di opinionista assieme a Luca Giurato. Sempre sagace ma pacata nei giudizi, esempio di una televisione non urlata, anzi: dallo studio, ha saputo mitigare alcune inevitabili punte di accenno al nervosismo di alcuni concorrenti.

Signora Venier , come giudica questa edizione dell'Isola?

«Sono una fan della trasmissione, la seguo da sempre, e sono obiettiva nel ritenerla forse l'edizione migliore, con concorrenti tutti diversi. A Luca Giurato poi voglio davvero bene, è un amico, difficile trovare qualcuno di più affiatato nel mondo dello spettacolo. All'inizio avevo rifiutato l'offerta di Simona Ventura poi, questa estate, durante un incontro a Miami ho detto avrei accettato solo a patto ci fosse vicino a me Giurato. Abbiamo ricomposto la coppia di una passata edizione di Domenica In, e ci ho visto giusto, credo siamo stati due opinionisti mai scontati e chiassosi, mai abbiamo prevaricato.»

Giurato è stato meno espansivo del solito!

«È vero, ma mi sono fatta baciare da Carlo il bidello! Forse la figura più originale dell'Isola, mi ha toccato il cuore, so che ha sofferto molto nella vita, e spero che il successo e la popolarità lo possano aiutare, moralmente ed economicamente. Carlo è realmente così come appare, "ci è, non ci fa", assolutamente.»

La vittoria di Luxuria l'ha sorpresa?

«No, anzi, non per vantarmi ma l'avevo prevista sin dalla prima puntata, lo testimoniano tutte le mie interviste. Luxuria la conosco da anni, sin da quando era arrivata a Roma, sono stata anche madrina del Muccassassina, il circolo trasgressivo dove si esibiva. Simpaticamente mi ha definita 'Una trans imprigionata in un corpo di donna', è una definizione che mi piace, scherzando potrei dire che mentalmente mi sento proprio così!»

Non le è venuta voglia di partecipare come concorrente?

«No, assolutamente. Soprattutto quando uno si rende veramente conto di come i naufraghi tornano dall'Isola, magri e denutriti. esclusa ovviamente Belen Rodriguez, bellezza davvero unica, un angelo di ragazza.»

Riccardo Petito