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INTERVISTE
LINA SASTRI La laguna come Napoli. Qui la lingua è il dialetto di Riccardo Petito in "Il Gazzettino", n. 278, 25 novembre 2007, p. XVIII.
Nome storico del teatro e cinema italiano, Lina Sastri è a Venezia al Teatro Goldoni fino ad oggi con "Elettra" di Sofocle, per la regia di Luca De Fusco, direttore del Teatro Stabile del Veneto, che coproduce lo spettacolo con il Teatro Stabile di Catania. Occasione preziosa per rivedere sulla scena la Sastri (di recente interprete di un'altra tragedia greca, "Medea"), stavolta nei panni della figlia di Agamennone e Clitennestra. De Fusco così elogia l'attrice: «Un grandissimo talento che per molto tempo è stato lontano dalla sua casa originaria, quella del teatro di prosa».
Signora Sastri , qual è il suo rapporto con Venezia?
«Solo ultimamente la frequento con più assiduità, ma comunque sempre per lavoro. Ricordo tra i miei esordi "Femmine puntigliose" di Carlo Goldoni, per la regia di Giuseppe Patroni Griffi, al Teatro La Fenice. La mia permanenza più lunga? Lo scorso mese, per le riprese del film "K il bandito", regia di Martin Donovan, interamente girato in laguna. È la storia del bandito Kociss, io interpreto Rosina, la madre. L'anno scorso poi, sempre De Fusco, al quale sono legata da un profondo rapporto d'amicizia e stima, mi chiese di portare un recital dedicato al grande Luigi Tenco. Venezia ha qualcosa in comune con la mia Napoli: in entrambe la vera lingua non è l'italiano ma il dialetto, parte integrante e vitale della sua storia».
Come ha interpretato il complesso e drammatico personaggio di "Elettra"?
«È una figura molto forte, ma anche molto fragile. Paga il suo essere diversa con la solitudine, combatte un mondo avverso, non si rassegna. È sola, ha sacrificato la sua femminilità, non ha uno sposo né figli, tutto in nome del suo ideale di giustizia».
Proseguirà la collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto?
«Perché no, anche se l'anno prossimo sarò impegnata in "Filomena Marturano" di Eduardo De Filippo, per la regia di Francesco Rosi, che spero di portare anche a Venezia. Da voi il pubblico è abbastanza difficile, ma gradualmente lo stiamo conquistando. Attualmente sono impegnata sul set del film di Giuseppe Tornatore, "Bagheria", mentre al Festival del cinema di Torino, sarà presentato l'esordio di Fabrizio Bentivoglio, "Lascia perdere Johnny", al quale ho partecipato. Come si può vedere, tempo per la mia vita privata ne ho davvero poco...».
Riccardo Petito
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