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INTERVISTE

PUPO
PUPO AL CASINO': «SONO TORNATO SUL LUOGO DEL DELITTO»

di Riccardo Petito
in "Il Gazzettino", n. 59, domenica 9 marzo 2008, p. XVI.

Venezia

«Sono tornato sul luogo del delitto!». Scherza, Pupo , all'anagrafe Enzo Ghinazzi, alludendo ovviamente alla sua nota passione per il gioco, appena arrivato al Casinò di Ca' Vendramin Calergi, dove l'altra sera ha portato il suo spettacolo tra parole e musica "Il Grande Croupier. Tu che fai, vedi?". Un'occasione per ripercorrere i suoi brani più famosi e la loro nascita, come "Firenze Santa Maria Novella", "Su di noi" e "Gelato al cioccolato".

Pupo , a Venezia lei è ormai quasi di casa

«Ci torno spesso, infatti, e a giorni sarò ancora qui al Casinò a condurre "La notte del poker" per Sky. Scherzando, potrei dire di esser tornato per farmi restituire un po' del maltolto... In passato ho frequentato parecchio queste sale! A Venezia respiro serenità e senso di lentezza di cui ho bisogno anche se, ovviamente, capisco i problemi di chi ci vive. Solitamente si viene da turisti o, ancor meglio, da amanti».

Le è capitato?

«Diverse volte! Sulle donne Venezia provoca un effetto devastante. A chi però è tirchio, direi: "Farete dei figuroni strepitosi con le vostre amate, ma preparatevi a mettere mano al portafogli!". Ho trascorso grandi serate, in compagnia, nei più lussuosi alberghi: le donne rimangono affascinate dalla città e da chi le sa rendere protagoniste. Ricordo un pomeriggio in gondola, con una ragazza di Colonia, Susy, di una bellezza sconvolgente. Dal Ponte di Rialto la gente si affacciava ad osservarla, lei si sentiva lusingata... dove potrà provare ancora una sensazione del genere?».

Si esaurisce mai la passione per il gioco?

«Le passioni non si possono fermare, sono il motore di un uomo. La mia non riguarda tanto l'azzardo, ma il fascino più sottile dell'incognito: lo avverto nella vita in generale, nel lavoro, come conferma la scelta di sostituire Bonolis ad "Affari tuoi", poi quella di lasciare la trasmissione».

La prossima sfida potrebbe essere un nuovo album di canzoni?

«Sicuramente, anche se non ho ancora materiale. Faccio questo mestiere solo se ho qualcosa di importante da dire, cercando di divulgare un messaggio vero, con la speranza di successo».

Una curiosità: ha mai sfidato al tavolo Marco Baldini, la "spalla" di Fiorello, sulla cui esperienza rovinosa è stato tratto un recente film?

«Sì, e ho vinto io. Marco ha un atteggiamento assai diverso dal mio nei confronti del gioco. Secondo me, però, deve trovare ancora un equilibrio con la sua passione, e spero che questo accada presto».

Riccardo Petito