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INTERVISTE PAOLO HENDEL AL TONIOLO CON "IL TEMPO DELLE SUSINE VERDI" di Riccardo Petito in "Il Gazzettino", n. 72, 26 febbraio 2009, p. XVII.
MESTRE - Un ritorno assai atteso quello di Paolo Hendel, il comico fiorentino espressione della più pungente satira della realtà sociale e politica del nostro Paese, al teatro Toniolo, ancora questa sera alle ore 21, per la rassegna Comics & Dintorni 2008-2009. "Il tempo delle susine verdi" è il titolo del nuovo monologo, scritto assieme a Piero Metalli, che Hendel stesso ci presenta.
Lei al Toniolo è di casa
«Ci sono particolarmente legato, ho sempre trovato situazioni calde e un pubblico partecipe e in forte sintonia, io mi sono sempre divertito.., spero ovviamente anche il pubblico!»
Un tema inconsueto per lei, l'amore
«È il punto di partenza, dall'amore facilmente si passa al sesso, come evitarlo, ma a metà spettacolo irrompe il personaggio di Carcarlo Pravettoni, l'industriale cinico e avaro nato a Maidiregol, che mi assomiglia moltissimo, se non avesse molti capelli! Sconvolge tutti gli equilibri della serata, intrattiene il pubblico come esperto di alta finanza, candidato sindaco di Venezia e Mestre e consigliere personale del Presidente del Consiglio. Contro la crisi economica propone l'istituzione del Ministero dell'Ottimismo (con ministro Mike Bongiorno), per la scuola va oltre il maestro unico, istituendo l'alunno unico. Lui di amore parla poco, si innamora soprattutto di sé stesso e dei soldi, nonché di tutte le figlie degli uomini di potere che possono servire alla sua scalata.»
E come sindaco che ricette propone?
«Si candida a capo della lista civica Asfalto che Ride (il simbolo è un bel sole ingoiato da una betoniera), da lui stesso fondata, proponendo l'interramento dell'intero mare Adriatico, risolvendo così il problema dell'acqua alta, visto che considera il Mose una soluzione inadeguata. Così facendo, ci saranno più parcheggi, si potranno appaltare nuove autostrade verso l'Est, e si arresterebbe il problema dell'immigrazione clandestina, grazie anche all'uso... di mine antiuomo!»
Tornando all'amore?
«Un capitolo a parte è dedicato all'amore per i propri figli, e la difficoltà di raccontare loro le favole classiche, come Biancaneve e i Sette Nani, Pollicino e Cappuccetto Rosso, che saranno rivisitate grazie ad elementi di attualità politica. L'amore di cui parler va da Platone a Neruda, passando per Amedeo Mmghi: la sua "Trottolino amoroso" è la massima espressione della poesia contemporanea! Nel mio viaggio non sarò solo, mi accompagnerà un gruppo di musicisti, Ranieri Sessa alla chitarra (anche autore di tutte le musiche), Stefano Rapicavoli alla batteria, Stefano Negri al sassofono e Amedeo Ronga al contrabbasso. La loro presenza mi ha trasformato, sono talmente bravi che riescono addirittura a farmi ballare e cantare. O almeno ci provo...»
Riccardo Petito |