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INTERVISTE
ALTAN VENEZIA, UNA REALTA' CHE FATICA A CAMBIARE di Riccardo Petito in "Il Gazzettino", n. 67, 20 marzo 2007, p. XV.
La cagnolina Pimpa e il disincantato operaio Cipputi sono solo due dei personaggi che hanno fatto la fortuna di Altan , al secolo Francesco Tullio Altan , dimostrando come il disegnatore e vignettista trevigiano (classe 1942), abbia sempre saputo rappresentare le diverse facce della realtà, da quella del mondo infantile a quella "politicizzata" del mondo del lavoro, sempre sapendo cogliere, negli anni, le loro evoluzioni. A Venezia è tornato per partecipare ad un incontro molto sentito e dedicato a quello che è uno dei suoi principali strumenti professionali (la carta, appunto).
Altan, com'è cambiata secondo lei Venezia?
«Premetto di aver vissuto parecchi anni a Venezia, quando studiavo architettura. La città non è cambiata molto da allora, è una realtà che fa fatica a cambiare, posso semmai dire di vedere più gente, ovviamente turisti.»
A Venezia la Pimpa si divertirebbe? E come si è evoluta nel tempo?
«La Pimpa si diverte dappertutto, quindi anche a Venezia! È piccolina, e i piccolini sono fortunati, finché dura. Attualmente sto portando a termine un nuovo cartone animato con lei protagonista, un episodio televisivo per la Rai. La Pimpa non è cambiata nel tratto, uso sempre lo stesso pennarello grosso, ma se osservo le mie prime prove di trent'anni fa (è nata nel 1975), posso dire questo: se è rimasto immutato il suo carattere, gioviale con tutti i bambini, è cambiato parecchio il mondo che la circonda.»
Il suo celeberrimo metalmeccanico Cipputi come vive l'attuale situazione politica? Nella realtà esiste ancora?
«Cipputi con l'attuale Governo soffre. Prima non soffriva molto, era invece molto arrabbiato, oggi ha una componente di sofferenza ben radicata. Cipputi esiste ancora, certo, anche se è meno alla ribalta, sono cambiati i tempi anche per gli operai. La figura dell'operaio odierno è di difficile identificazione, muta giorno per giorno.»
Come si sposa il disimpegno della Pimpa con l'impegno di Cipputi?
«Sono le due facce della medaglia. Finché dura la stagione dell'incanto c'è la Pimpa, poi, purtroppo, si entra nel mondo vero!»
Lei usa il computer?
«Solo per colorare e fare altre cose, non per i disegni, prediligo ancora il tratto fatto a mano, da quarant'anni e forse più. Per disegnare veramente si deve utilizzare la carta, il disegno ha bisogno esclusivamente di carta, penna e matita.»
Riccardo Petito |